Il 29 marzo è la data proposta dal Consiglio dei ministri per il referendum sul taglio dei parlamentari. Si attende l’ok di Mattarella.
ROMA – La data giusta per votare il referendum sul taglio dei parlamentari potrebbe essere quella del prossimo 29 marzo. Il Consiglio dei ministri ha indicato questo giorno utile per esprimere il proprio voto su uno dei punti cruciali per il futuro dell’esecutivo giallo-rosso.
Una decisioni a tempi record da parte del Governo che vuole il prima possibile superare questo scoglio prima di dedicarsi alle riforme per arrivare fino al 2023. L’ultima parola spetta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nelle prossime ore è chiamato a convocare gli italiani alle urne.
La data del referendum sul taglio dei parlamentari
La data scelta per il referendum sul taglio dei parlamentari è quella del 29 marzo, la prima utile. Dopo il via libera della Cassazione, il Consiglio dei ministri aveva 60 giorni di tempo per decidere quando aprire le urne nel lasso di tempo tra fine marzo e gli inizi di giugno.
Nessuna perdita di tempo da parte del Governo giallo-rosso che ha voglia di affrontare il referendum prima possibile per poi iniziare a lavorare con tranquillità. E per questo nelle prossime settimane potrebbe iniziare una nuova campagna elettorale per cercare di vincere anche questa sfida.
Pd e M5s preparano una campagna elettorale comune
Il referendum potrà essere la prima occasione di confronto tra Pd e MoVimento 5 Stelle. I due partiti, infatti, si ritroveranno alleati per provare a sconfiggere la Lega e Matteo Salvini. E’ possibile, quindi, una campagna elettorale comune per cercare di portare più elettori possibili a votare.
Si tratta di un passaggio cruciale per il futuro di questo Governo. Una sconfitta potrebbe portare il Centrodestra a ‘bussare’ alle porte del Colle per chiedere un ritorno anticipato alle urne.
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